Club La Tartaruga Trieste

Per iscrizioni e pratiche rivolgersi a:

Pines Servizi
Via Locchi 28/1 - Trieste - 34123

Telefono 040 3225563
Email: info@clublatartaruga.it

Mattina: dalle 9°° alle 13°° dal lunedì al venerdì
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ATTENZIONE!! Siamo chiusi per ferie dal 16 al 22 agosto!!

                    
                                             


                                               DAL 2003...

Club La Tartaruga
               Trieste

Per iscrizioni e pratiche rivolgersi a:
Pines Servizi via Locchi 28/1 - 34123 Trieste
Tel. 040 3225563 - Email: info@clublatartaruga.it
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                                       Dal 2003....

                 
CONVENZIONI ASSICURATIVE

Abbiamo convenzioni assicurative, anche cumulative, per tutti i veicoli,
autovetture, motocicli, ciclomotori,
e anche autocarri e camper,
di almeno 25 anni di età,
ma anche dai 20 anni di età, a seconda dei casi,
sia in bonus-malus, sia a franchigia,
a seconda delle varie esigenze.

È sempre richiesto un percorso assicurativo.

Con le nostre convenzioni assicurative riusciamo a soddisfare i nostri associati nelle seguenti regioni:
Friuli Venezia Giulia
Veneto
Trentino Alto Adige
Lombardia
Liguria
Piemonte
Valle d'Aosta
Emilia Romagna

BOLLO

Nuove disposizioni per la tassa di proprietà veicoli storici.

La legge di bilancio ha introdotto una novità a partire dal 2019 per i veicoli dai 20 ai 29 anni.

Specifichiamo che nulla è cambiato per i veicoli a partire dal trentesimo anno di età:
i veicoli a partire dall'anno in cui si compie il trentesimo anno sono esenti dalla tassa di proprietà,
e quindi pagano, solo se circolano, una tassa di circolazione, al posto della tassa di proprietà,
di euro 10,33 per i motoveicoli e di euro 25,82 per gli autoveicoli.
Si specifica che questo vale per tutti i veicoli costruiti nel 1989 (o prima), anche se fanno il compleanno dopo qualche mese.
Si specifica che questo trattamento vale per tutti i veicoli, a prescindere da iscrizioni a qualunque club.
Esempio:  una macchina che segna sul libretto data di immatricolazione novembre 1989, paga già i 25,82 euro a gennaio 2019.
Come si paga ?  All'Aci o in un'agenzia di pratiche automobilistiche, è sufficiente dare il numero di targa e compare automaticamente il cosiddetto "bollo ridotto".  Oppure evenutualmente anche in posta con la dicitura:  veicolo targa ........ esente dalla tassa di proprietà ex art. 63 legge 342/2000, sul conto corrente postale 4341 intestato a FVG agenzia delle entrate.  Ovviamente per i residenti in FVG.

Questo cosiddetto "bollo ridotto", essendo una tassa di circolazione va pagato all'inizio dell'anno, quando si inizia a circolare e vale come tassa per l'anno in corso quindi scade sempre al 31 dicembre.   
Se un veicolo inizia a circolare per esempio a settembre, paga sempre 25,82 euro (o 10,33 euro per le moto), senza nessuna mora, ma sempre e comunque scade al 31 dicembre.

Specifichiamo che i ciclomotori (49cc) non sono soggetti alla tassa di proprietà, indipendentemente dall'età che hanno, quindi pagano sempre la tassa di circolazione dovuta come ciclomotore.

Più complicato il discorso per i veicoli dai 20 ai 29 anni di età.
Le nuove disposizioni danno la possibilità di pagare la tassa di proprietà al 50%,
a condizione di 
1.  avere il certificato di rilevanza storico che viene emesso solo dall'Asi, e anche dall'FMI, per motocicli,
2. modifica del libretto, fatto alla motorizzazione, con l'aggiunta della dicitura:  veicolo di interesse storico.

A queste disposizioni seguono una serie di considerazioni:

Tempistiche:   nè l'ASI nè l'FMI hanno tempi immediati quindi almeno il primo anno questa procedura comporta un costo in più, e la tassa di proprietà va pagata comunque al 100%, fino a quando non si porta a compimento la procedura.
Costi:  il costo dell'operazione, tra Asi e motorizzazione, sembra che si aggiri intorno ai 200 euro quindi ovviamente per chi ha una tassa di importo ridotto, la faccenda può non essere conveniente, anche in considerazione di quanti anni restano per arrivare al 30 anno, quando scatta automaticamente l'esenzione di cui sopra.
Al momento nessuno sa dire in realtà se il fatto di avere segnato qualcosa di diverso sulla carta di circolazione potrà essere un domani un rischio o un problema, eventualmente una limitazione di qualche tipo per esempio sulla circolazione (chi lo sa ?)
A monte di tutto ciò purtroppo c'è anche il problema che questa legge nasce già male in quanto anticostituzionale:  il problema è che questa legge è simile alla legge che era in vigore fino al 2014, poi abrogata.  Sia ora che allora si crea il problema che se due persone hanno la stessa identica macchina, e una esegue la procedura per farsi rilasciare il suddetto certificato di rilevanza storica dall'Asi (che è un soggetto privato) e l'altra persona invece non paga l'Asi, alla fine ci si ritrova nella situazione in cui due persone hanno due trattamenti fiscali diversi a causa del fatto che una delle due si è iscritto ad un'associazione privata ( !! ).
Fino al 2014 ci sono stati tanti ricorsi, a causa di questa faccenda, ed alla fine sono arrivati fino al terzo grado di giudizio, in Cassazione, e la stessa Cassazione si era pronunciata facendo chiarezza e specificando che ovviamente la cosa fosse inaccettabile.  
(Sentenza 3838/13 e successive).
Quindi è nostro parere che ci sia il rischio concreto che la Consulta possa eventualmente abrogare la legge in essere in quanto anticostituzionale, visto che ci sono anche le precedenti sentenze della Cassazione. (sentenza 3838/13 e successive).
E cosa succederebbe a chi avesse eseguito la procedura, ed avesse il libretto modificato, eventualmente per nulla ??  

Il nostro consiglio al momento è di aspettare e vedere nei prossimi mesi cosa succede,
in ogni caso il nostro è un club autonomo e indipendente, quindi chi volesse fare la procedura per ottenere il CRS deve rivolgersi ad un club federato Asi, (o Fmi per le moto).

Inoltre va segnalata, ad avvalorare il discorso di cui sopra, l'ultimissima sentenza della Corte Costituzionale (sentenza 122/2019), in cui la Corte sostanzialmente ribadisce ancora una volta l'incostituzionalità della norma adottata dalla regione Emilia Romagna, in cui si faceva ancora riferimento all'iscrizione Asi, ed invece si ribadisce il concetto di autonomia impositiva regionale.

In questo modo sembra che la Corte già dichiari incostituzionale (per quanto indirettamente) la nuova legge del 31 dicembre 2018.......





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